Reggio Calabria Hotel - Guida Turistica

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 Il Lungomare Falcomatà, dedicato al sindaco della "Primavera di Reggio" Italo Falcomatà, è una delle più celebri vie di Reggio Calabria, costituito da un connubio di bellezze naturali e storico-architettoniche che ne fanno secondo molti uno dei più bei posti d'Europa.
 Di gran lunga più esteso di un chilometro, il Lungomare di Reggio occupa l'area costiera compresa tra il porto ed il "Fortino a Mare" (antico "Castelnuovo" nei pressi di Punta Calamizzi), per un'area complessiva di circa 4km, e precisamente dal termine di "Viale Umberto Boccioni" a "Piazza Garibaldi"; è costituito dalle tre vie "Lungomare Falcomatà" (vecchio "Lungomare Matteotti"), "Corso Vittorio Emanuele III" e "Viale Genoese Zerbi", ma tutta l'area viene generalmente identificata come Lungomare Falcomatà o Via Marina.
 É il luogo in cui soprattutto d'estate i reggini ed i molti turisti amano passeggiare gustando un buon gelato con il sole che splende per gran parte dell'anno; il fronte a mare della città è ricco di palmizi e specie vegetali estremamente variegate che costituiscono un lunghissimo giardino botanico. Il verde delle curatissime aiuole piene di fiori profumati infatti si alterna a numerosi alberi esotici e rare specie vegetali.
Bronzi di Riace
 Costituiscono ormai uno dei simboli della città, e sono esposti al Museo Nazionale della Magna Grecia. I celeberrimi Bronzi di Riace sono presumibilmente le due grandi statue Tideo e Anfiarao dei sette contro Tebe, originali greci della metà del V secolo a.C. I Bronzi di Riace insieme all'Auriga di Delfi sono oggi uniche testimonianze bronzee dei grandi maestri scultori dell'arte classica in Grecia e Magna Grecia.
Arena dello Stretto Arena dello Stretto
 L'Arena dello Stretto (Anfiteatro Senatore Ciccio Franco), è un teatro greco di costruzione moderna situato sul lungomare Falcomatà a Reggio Calabria, dove sorgeva il Molo di Porto Salvo prima dell'ultimo sisma.
 La struttura è uno dei teatri più panoramici esistenti al mondo, rispecchiando la tradizione del teatro antico, ed offrendo quindi una meravigliosa vista sul mare dello Stretto di Messina.
Duomo di Reggio Calabria
 Il Duomo di Reggio Calabria è il più grande edificio religioso della Calabria.
 Cattedrale dell'Arcidiocesi metropolitana di Reggio Calabria-Bova, la chiesa è dedicata a Maria Santissima Assunta
 Secondo alcune fonti il primo tempio cristiano fu edificato sulle rovine del tempio pagano dedicato ad Apollo Maggiore.
 Con l'editto di Milano, emanato dall'imperatore Costantino nel 313 d.C., quasi tutti i templi pagani dell'impero vennero trasformati in chiese cristiane, perciò si deduce che il vescovo di allora abbia fatto adattatare uno dei più sontuosi templi della città, il Tempio ad Apollo Maggiore, a chiesa cristiana.
Duomo di Reggio Calabria Dal IV al IX secolo non si hanno notizie certe sul Duomo di Reggio, l'unica cosa certa è che presentava uno stile da cattedrale normanna, e che fu poi rimaneggiato nel XVII secolo.
 Le prime informazioni documentate sulla Cattedrale Reggina risalgono al 1453 e al 1477, quando l'arcivescovo Mons. De Ricci fece aggiungere un campanile alla cattedrale che precedentemente ne era sprovvista.
Castello Aragonese di Reggio Calabria
 Il Castello Aragonese di Reggio Calabria è la principale fortificazione della città, sorge nell'omonima piazza Castello tra la via Aschenez e la via Possidonea.
 Anche se è universalmente conosciuto come "aragonese", l'origine del Castello di Reggio è in realtà molto più antica, tracce di una fortificazione di questa zona della città infatti risalgono all'epoca romana. Comunque l'esistenza documentata di un vero e proprio castello risale all'anno 536; successivamente nel 1059 passò dai Greci ai Normanni e nel 1266 a Carlo I d'Angiò.
 Dall'epoca dei Normanni, che vi stabilirono la corte, il castello fu modificato ed ampliato in più riprese e venne Castello Aragonese di Reggio Calabriarestaurato nel 1327, dopo le ripetute guerre tra Angioini ed Aragonesi, quindi fortificato nel 1381 dalla regina Giovanna I.
 Nel 1382 Carlo di Durazzo ordinò al capitano governatore di Reggio la restaurazione del castello ponendo scrupolosa attenzione affinché i lavori fossero adempiti da tutti gli addetti.
 Villa "Saverio Genoese Zerbi", comunemente denominata Villa Zerbi, sorge sul Lungomare di Reggio Calabria nell'area dove prima del 1860 vi era l'antica villa in stile barocco della famiglia dei Genoese antica famiglia nobile reggina che alla fine del XIX secolo mutò il proprio cognome in Genoese Zerbi. Distrutta dal terremoto fu riedificata con un progetto redatto dagli ingegneri Zerbi, Pertini e Marzats nel 1915.
Chiesa degli Ottimati
 La Chiesa degli Ottimati è un'antica chiesa bizantino-normanna che si trova a Reggio Calabria.
 Devastata e incendiata durante le incursioni saracene nel 1594, fu smontata e spostata per le nuove esigenze della ricostruzione della città nel 1916 a seguito del terremoto del 1908, quindi riedificata nel 1931 sul sito originario.
 Secondo una planimetria conservata presso la Soprintendenza Archeologica della Calabria, l'edificio originale presentava forti analogie con le altre chiese bizantine della Calabria, per questo si può ipotizzare che la Chiesa degli Ottimati sia nata bizantina e databile al X secolo.
  La chiesa originaria aveva una pianta quadrangolare, tre absidi orientate nascoste esternamente da un muro rettilineo; le tre navate erano coperte da cinque cupolette secondo un modello bizantino applicato in Calabria in edifici tutti databili tra la fine del X secolo e l'XI secolo (la Cattolica di Stilo, San Marco di Rossano e San Giorgio di Pietra Cappa presso San Luca d'Aspromonte). In età normanna, probabilmente all'epoca di Ruggero II, al di sopra della chiesa ne venne realizzata una seconda intitolata a San Gregorio Magno, sostituendo la copertura a cupolette con volte a crociera.Teatro Francesco Cilea
Teatro Francesco Cilea Il Teatro Comunale Francesco Cilea di Reggio Calabria è intitolato alla memoria del compositore calabrese Francesco Cilea.
 Situato di fronte Palazzo San Giorgio, l'edificio occupa un'area compresa tra il corso Garibaldi ad ovest, la via Cattolica dei Greci a sud, la via del Torrione ad est e la via Osanna a nord.
 Con una capacità di 1.500 posti è il teatro più grande in Calabria.
Piazza Vittorio Emanuele II (detta Piazza Italia)
 Come dimostrano i recenti scavi, la piazza è sempre stata importante per la città, era infatti sede dell'agorà in epoca greca e sede del foro in epoca romana. L'attuale studio ha riportato alla luce resti di antiche costruzioni utili agli studi archeologici.
Sulla piazza oggi si affacciano a nord il palazzo del Municipio (Palazzo San Giorgio), a ovest il palazzo della Prefettura e a sud il palazzo della Provincia (Palazzo Foti). Dopo il terremoto del 1783, la piazza fu prevista nel progetto del ingegner Giovan Battista Mori ed ebbe varie denominazioni fino all'attuale di piazza Vittorio Emanuele II. Nel 1869 al centro della piazza è stato collocato un monumento rappresentante l'Italia e da allora è invalso il nome popolare di Piazza Italia.
Piazza De Nava
 É la piazza su cui da il prospeto principale il Museo Nazionale della Magna Grecia ed è intitolata al reggino Giuseppe De Nava, ministro del regno d'italia nel 1918 e nel 1921. Al centro della piazza, adorna di palme e aranci sorge una monumentale fontana a due bocche, sormontata da una statua del ministro De Nava.
detta Piazza ItaliaPiazza Carmine
 Costituiva anticamente la porta d'ingresso sud della cinta muraria, attraverso la quale i garibaldini entrarono in città. Sulla piazza si affaccia l'omonima Chiesa del Carmine, nel cui interno si conserva un altare del 1787 in ricco stile barocco appartenuto alla vecchia cattedrale distrutta dal terremoto del 1908. Decorato con marmi di colore verde e giallo, l'altare è sormontato da una nicchia e da un piccolo tempietto dove è conservata la statua in legno della Madonna del Carmine.
Piazza Garibaldi
 Al centro della grande piazza, cuore di un quartiere muiltietnico, sorge la maestosa statua in marmo bianco di carrara, opera di Alessandro Monteleone, raffigurante l'eroe dei mille. Sulla piazza si affaccia la Stazione Ferroviaria Centrale, costruita nel 1925 nel cui atrio d'ingresso si trova un bassorilievo in ceramica dello scultore Michele di Raco che raffigura la Fata Morgana.
Piazza Sant'Agostino
 Originariamente Piazza Mezzacapo è oggi denominata Sant'Agostino per la chiesa omonima che vi sorge, costruita nel 1937 in stile romanico-bizantino, conserva un interessante quadro di San Filippo e San Giacomo. Sulla piazza si affaccia inoltre la Caserma Mezzacapo.
Piazza Indipendenza
 Nel cuore della città e del Lungomare Falcomatà ospita la Stazione Lido ed è il centro nevralgico del traffico stradale reggino. La piazza è famosa per le vicissitudini della sua fontana artistica, ricostruita numerose volte deludendo sempre le aspettative dei reggini. Per questo è diventata simbolo delle originali scelte delle amministrazioni comunali, quindi argomento di una poesia del poeta satirico reggino Nicola Giunta.
Le "Strade Cannocchiale"
 Sulla zona collinare del centro storico, nei pressi di Villa Nesci, dalla via Reggio Campi si dipartono scalinate che giungono fino al Lungomare Falcomatà. Queste strade sono particolarmente caratteristiche e dotate di un singolare effetto ottico: se dalla cima si osservano il mare e la sicilia, si ha l'impressione che il panorama sia molto più vicino di quanto in effetti non sia realmente, per questo motivo da molti reggini esse sono chiamate "Strade Cannocchiale".
Torre Nervi
 Costruzione circolare opera dell'architetto Pier Luigi Nervi, che si staglia dal lido comunale Zerbi situato sotto Piazza Indipendenza in pieno centro cittadino. Dopo aver attraversato un ventennio di degrado, la struttura è recentemente tornata ad operare (anche se saltuariamente), ospitando iniziative artistico-culturali tra le quali alcune in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti.
Monumento ai caduti di tutte le guerre
 Eretto sul Lungomare, fu inaugurato nel 1930 alla presenza di re Vittorio Emanuele III. Il monumento, progettato dallo scultore locale Francesco Jerace (autore per altro de L'Azione, celebre scultura del Vittoriano), è costituito da una statua in bronzo della vittoria alata recante una spada e la palma del martirio, su una colonna rostrata. Due statue in in bronzo alla base rappresentano un antico guerriero bruzio con un vistoso scudo ed un fante armato su un cannone.
Museo Nazionale della Magna Grecia
 Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria o Museo Nazionale della Magna Grecia (detto anche Palazzo Piacentini), è considerato, dopo quello di Berlino, il museo in possesso della più ragguardevole collezione di reperti provenienti dalla Magna Grecia.
Museo Nazionale della Magna Grecia Formato inizialmente da un nucleo di materiale ceduto dal Museo Civico della città (poi soppresso), il Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia è cresciuto poi con i molti reperti, frutto delle varie campagne di scavo condotte fino ad oggi dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria.
 Oggi i nuovi reperti calabresi non sono più riuniti e custoditi in un museo unico, ma sono esposti in quelle località archeologiche nelle quali i molti ritrovamenti hanno permesso d'allestire dei piccoli Musei locali (Crotone, Locri, Roccelletta di Borgia, Sibari, Vibo Valentia, Lamezia Terme), che oggi affiancano il museo reggino.
Pinacoteca Comunale
 In attesa di completamento, la Pinacoteca è attualmente ospitata ai piani superiori del Museo Nazionale della Magna Grecia; comprende un considerevole numero di opere di maestri quali Mattia Preti, Luca Giordano, Vincenzo Cannizzaro, Giuseppe Benassai, Ignazio Lavagna Fieschi, Andrea Cefaly, Lionello Spada, due tavolette di Antonello da Messina (Abramo servito dagli angeli e San Girolamo penitente), frammenti architettonico-decorativi e sculture in marmo, oggetti di devozione privata e dipinti su tela e tavola, provenienti da raccolte private, collezioni civiche e statali, risalenti a un arco di tempo compreso tra il VII secolo ed il XIX secolo.
Museo San Paolo
nato negli anni '30 è una delle più importanti esposizioni d'oggetti d'arte in città, con una ricca collezione di elementi bizantini e normanni.
  • Museo dello Strumento Musicale ente che rivolge le sue azioni alla conservazione e valorizzazione degli strumenti musicali, la concertistica e la musicoterapia.
  • Museo dell'artigianato tessile della seta, costume e moda calabrese illustra la storia dal periodo greco fino al 1948, oltre ai tessuti vi sono i macchinari utilizzati per la lavorazione e campioni di materia prima.
  • Museo di biologia e paleontologia marina all'interno della collezione si segnalano fossili di profondità ed altri provenienti dalle colline, unici nell'area mediterranea.
  • Museo Agrumario Situato all'interno della Stazione Sperimentale per l'industria delle Essenze e dei derivati Agrumari (SSEA), ospita diversi macchinari utilizzati per l'estrazione del succo e delle essenze dagli agrumi tra cui la Macchina da bergamotti "Gangeri", derivata dal modello di Macchina Calabrese inventato nel 1840 da Nicola Barillà. Inoltre il museo ospita una raccolta fotografica che illustra la coltivazione, la raccolta e la lavorazione del gelsomino e la coltivazione del papavero da oppio.
  • Museo Diocesano della Cattedrale
  • Museo del Presepio
  • Museo Etnografico
  • Piccolo Museo della Civiltà Contadina